Pagina:Studi storici sul centro di Firenze 1889.djvu/105

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supremo Magistrato per decreto del dì 7 di Aprile di detto anno, per provvedere al mantenimento delle fanciulle che di presente si trovano nel Conservatorio di S. Maria e S. Niccolò, detto del Ceppo, di questa città per non avere entrate sufficienti per sussistere».

Nell’Arroto 1615 Quart. S. Spirito 2° n. 213 la casa sopradetta si trova impostata come «Beni di Ser Tommaso Valsivignione pp. e le fanciulle abbandonate di S. Niccolò» . Dopo la indicazione della casa si legge:

«. . . e’ quali beni le dette fanciulle ne sono state messe in possesso per via della Corte del Arcivescovado di Firenze spotestato i frati del Carmine ocupatori come beni apartenenti aesse come appare per rogo di Ser Barnaba baccelli sotto dì 6 di Novembre 1615 e alle dette andò la detta casa per testamento di lionardo ferrucci1».

In Ruberto di L.do d’Ant.o Ferrucci, era pervenuta la casa stessa per essergli stata consegnata dagli ufficiali dei pupilli, come da atto rog. il 26 maggio 1533 da Ser Ugolino Ducci per parte della dotte della Caterina sua «donna» e figliuola di Domenico degli Agli2.

Dall’«Agumento» 1517 Quart. S. Giovanni Leon d’oro a 626, si trova impostata in conto di Filippo di Doni. degli Agli, «una chasa p. a nel quart. di S. M. Novella nella via tra ferravecchi che va nel chiasso dove era il presto del borghese popolo di Sanp.o buonconsiglio a primo via 0/2 Lionardo Pignadori 0/3 e 0/4 rede di Tommaso Sassetti apigionata a domenico di giovanni tessitore e honne lano di pigone f. 20 di suggello come si vede per contratto; e detta chasa apare sotto la posta del sopradetto filippo. La quale era permio uso ma per bisongnio loapigonata per insino aognissanti e poi vi voglio tornare drento hovi su dispesa lanno f. 5 inrachonciamenti eseora la volessi apigonare adaltri none arei tanto perche sapare chetessitori rovinano la casa e però micosta più».


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