Pagina:Studi storici sul centro di Firenze 1889.djvu/92

Da Wikisource.

— 84 —

La casa predetta comprò detto Antonio da Filippo di Tommaso d’Agnolo Fantini3 al quale era pervenuta nel di 4 Maggio 1578 per compra fattane da mess. Alessandro di Federigo Carli cavaliere di Santo Stefano; ed essendosi riserbato di nominare in tutto o in parte il compratore della casa, nominò «per detta compra» il 12 Giugno 1578 «il detto Antonio per il detto sito d’osteria riservandosi poi per se un magazzino delle appartenenze di detta osteria — che consiste in una stanza sola — sotto detta casa».

Nel Carli eran già pervenuti due quinti di questa casa per la morte di suo padre Federigo, che li aveva comprati il 18 Agosto 1557 da L.° di Stefano dei Bardi; e gli altri tre quinti come dote di sua madre madonna Ginevra di Antonio de’ Medici4.

Infatti nell' Arroto 1551 quart. S. Gio., si trova: «M.a Ginevra figluola fu dant.° demedici et donna di federigho digiovanni charli et «M.a francescha figluola di detto Ant.° demedici e donna di salvadore quaratesi. «3/5 duna chasa e forno oggi auso dosteria e di detto forno o bott.a nel p.a nel ppo di Santo maso e dreto adetta chiesa a p.° via 0/2 e’ pinadori 0/3 caplo di S.a liperata. «e glaltri «2/5 attengono a rede di raffaello pedoni per arroto 1529 di n.° 100 sotto nome dibartolommeo dimichele demedici nel g.ne detto e quali beni gli sono pervenuti per donatione fattane aledette figluole dant.o demedici dallo illmo duca Alex.o demedici persua gratia speciale. >

Michele di Bartolommeo di Iacopo de’ Medici si trova impostato nel Campione 1469 quart. S. Gio. Gonf. Drago a 113, come possessore della casa che ancora non era denominata l’osteria all’insegna della Cervia.

La posta è in questi termini: