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Pagina:Studi storici sul centro di Firenze 1889.djvu/91

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per essere stata annullata la vendita «dal medesimo già stata fatta al comm. "fra Bernardo Vecchietti2. come viene dichiarato per sentenza dei SS. «uffiziali de’ pupilli della città di Firenze data infra dette parti sotto dì 17 Novembre 1 690».

Della vendita come sopra annullata, resulta dall’Arroto 1689, quart. S. M. Novella.

Dopo la posta in conto del cav. fra Bernardo del sen. Filippo di Gio. Gualberto di Iacopo Vecchietti, si legge:

«Quale albergo comprò al pubblico incanto da’ SS." Offiziali de’ pupilli della città di Firenze, Giovanni Varnesi per se o per chi nominasse, sotto di 14 Dicembre 1689 come beni di Cosimo Maria Gaetano di Domenico Antonio Fabbri: qual Giovanni Varnesi nominò di poi in compratore il sopradetto cav. fra Bernardo Vecchietti, come appare per contratto rog. ser Simone di Francesco Mugnai sotto di 23 Dicembre 1689».

Dall’Arroto 1684 si rileva che la casa a uso d’albergo detto l’albergo della Cervia, impostata a Cosimo Maria Gaetano Fabbri, fu incorporata già «da’ SS. di Sei di Mercanzia di questa città di Firenze, come effetto di Domenico Antonio di Cosimo Fabbri mancato ad instanza de’ suoi creditori per loro sentenza de' 6 Settembre 1684; e stata scorporata come sottoposta al fidecommisso d’Antonio di Francesco Fabbri da Dicomano, per suo testamento rog. ser Antonio di Cosimo Conti, sotto di 28 Marzo 1599: e mediante la morte di detto Domenico Antonio Fabbri suo padre seguita sotto di 11 Marzo 1683, aspettarsi al detto Cosimo Maria Gaetano suo figliuolo come sostituto in fidecommisso e come per la detta sentenza alla quale per fede in f. a n.° 389».

Antonio di Francesco di Domenico da Dicomano del Gonf. Leon d’oro «Albergatore alla Cervia» si trova all’Arroto 1578 quart. S. Gio. a 168. La casa però non serviva ad uso d’Albergo, ed eravi solo una stanza di essa dove «Antonio da Dicomano» faceva osteria.