Pagina:Sui progetti di strade ferrate in Piemonte.djvu/16

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in piemonte 157

e incitamento a tentare un grande impianto di strade ferrate, che, vinte una volta le scabrose gole dell’Apennino, possono con moderato sviluppo involgere più o men davvicino tutti i grembi di popolazione e gli sbocchi di tutte le più riposte valli, e spandere in ogni parte una vitale attività. E sarebbe una grande sventura e un grande obbrobrio, se quelli che il corso delle cose e le singolari opinioni del nostro tempo chiamarono da tutt’altri officj ad essere fondatori e promotori d’un’opera di tanta publica utilità, volgessero i pensieri loro piuttosto all’accatto d’un aggio prematuro, che al successo finale. La ragione e l’esperienza pur troppo dimostrano, che a quell’alta meta non si giunge se non colle forze congiunte di tutti gli ordini sociali, e col nobile accordo del venturoso spirito mercantile col criterio economico, colla diligenza costruttiva, e colla precisione legale, per mezzo d’un’aperta e vera discussione. E perciò noi non dissimuliamo che la preponderanza dello spirito mercantile ci sembra il più prossimo e pericoloso scoglio di quest’impresa, e nell’interesse medesimo del commercio, anzi dell’aggio stesso, noi lo additiamo alla prudenza e al buon volere. Nè altro aggiungiamo, dopo il molto che ne abbiamo detto nel numero precedente di questa Raccolta.

Frattanto diremo che un altro elemento di buon successo, cioè il favore dei potenti, non mancò a questa impresa, anzi le fu oltremodo cortese. Le si concesse il privilegio centennale (99 anni); l’esenzione da tutte le imposte prediali pel fondo, e di tutte le tasse proporzionali pei contratti: la libera scelta dei tracciamenti, col solo vincolo che il ponte del Po non sia più prossimo alla frontiera che la foce del Curone; l’ingresso libero, anzi franco d’ogni dazio, per tutte le guide e le locomotive, e il carbone e tutte le altre cose necessarie; l’uso gratuito dei terreni demaniali che formassero riva o letto di fiume o di torrente; il prezzo di favore per le polveri da mina; il libero ricambio dei cavalli per il trasporto, ove occorra; l’esenzione da ogni diritto di tránsito, salvo i generi di privativa e i dazj di consumo. Pei proprj trasporti il Governo si riserva solo il diritto di prelazione; ma coi prezzi ordinarj di tariffa; e si riserva a concertare un prezzo pel trasporto delle lettere, delle truppe in corpo, e delle