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Pagina:Sui progetti di strade ferrate in Piemonte.djvu/9

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150 strade ferrate

il sublime errore del sistema continentale; poichè gli errori, massime quando s’intrecciano a gloriosi nomi, hanno vita tenace, e risurgono immortali dalle sconfitte e dai sepolcri. L’abbattuto sistema continentale, a guisa di cristallo spezzato, si riverberò in cento minori sistemi, in mezzo ai quali l’Europa rimase quasi interdetta e smarrita. Ora ben vi pensa, e vorrebbe trarsi da tanto inviluppo; ma l’impresa diviene ogni giorno più scabrosa, per la gran boscaglia d’industrie mal pensate che la corrente libera del commercio, nel mettere ogni cosa al suo natural posto, travolgerebbe in súbita ruina. E così, mentre è pur necessario che un milione di doganieri vegli a interrompere i cambj, e tre milioni di contrabandieri veglino a deluderli o comprarli, la benefica e vital funzione del commercio, respinta dalle strade maestre e ricacciata nei vióttoli notturni, ricade nelle mani della frode e della violenza, e veste le forme del delitto, e addestra a vita facinorosa le tranquille popolazioni campestri, e le guida per la scuola del cárcere a piedi del patibolo. Queste cose sì vastamente e profondamente stabilite, e vincolate agli interessi di tante famiglie, le quali in una repentina e improvida riforma doganale andrebbero náufraghe e sommerse, non possono lasciar luogo così presto a più profondi ordinamenti. Perlochè i progettatori di strade ferrate devono riguardarle come fatti, ai quali è forza conformarsi come ai grandi declivj del terreno. Epperò quando vedono una frontiera, devono rassegnarsi in faccia ai tanti interessi che vi stanno ancora commessi e vincolati, e tenersene alla maggior distanza possibile, e compiere frattanto ciò che nell’ordine dei tempi è già maturo e opportuno; ed aspettare tranquillamente il frutto ulteriore delle loro intraprese, poichè cosa vien da cosa. D’altronde, quando le grandi communicazioni interne siano ben piantate, il connetterle costerà poco tempo e poco sforzo, perchè le mani saranno addestrate all’opera, e le menti rischiarate e persuase del successo; e si saranno resi gravi e preponderanti quegli interessi che ora sono appena nati.

L’ordine dei lavori deciderà della loro riescita; se si comincia a connettere colle grandi linee interne le parti più vitali d’ogni Stato: se poi, seguendo il favore delle circostanze, s’involgono a poco a poco anche le più sparse città