Pagina:Sul bilancio delle consumazioni colle produzioni.djvu/8

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gherà a venderli meno cari. Se l’industria ha fatto un progresso, il sig. De Sismondi pensa non poter ciò nascere che a spese della classe operante, ma se, passato il momento della transizione ella guadagna lo stesso; se l’esperienza viene anch’essa a confermare quest’asserzione, e se il raziocinio ci spiega il fatto, che potrà mai rispondere il sig. De Sismondi? È fatto costante che le arti le quali fanno guadagnare un maggior numero di salarj, sono quelle in cui i perfezionamenti furono portati più avanti. Si citò per esempio la filatura del cotone; dachè questa si fa col mezzo di grandi macchine e di motori ciechi, vi si occupa un numero maggiore di operaj, ed a pari gradi gli operaj vi sono meglio pagati. Si citò pure l’arte di moltiplicare le copie d’un libro, perchè la stamperia e le arti che ne dipendono occupano molto più persone che prima di questa invenzione le copie manoscritte non ne occupassero.

Da che nasce questo effetto? Egli è che il basso prezzo favorisce la vendita. Si possono comprare dieci aune di stoffa in vece di una che si poteva comprare prima, e dieci volumi in vece di un solo manoscritto. Ed in qual modo i produttori hanno eglino i medesimi mezzi di comprare, sebbene i loro prodotti sieno ribassati di prezzo? Egli è perchè il ribasso de’ prezzi è venuto non dall’essersi pagato un minor numero di salarj, ma dall’essersi ottenuto, grazie ai progressi delle scienze e delle arti, più prodotti pagando i medesimi salarj.

I progressi delle arti sono molto diversi, secondo le località e le industrie. Vi sono dei casi nei quali è un gran progresso una economia del due o tre per