Pagina:Sul tipo de’ tetradrammi di Segesta.djvu/15

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Più importante di queste moderne contraffazioni è un’antica imitazione della quale non conosco alcun altro esemplare fuori del seguente:

Dr. Testa forse muliebre a dritta.

Rov. Figura virile nuda in piedi rivolta a sinistra con la gamba dritta alzata su di una rupe, e col braccio sinistro avvolto in un panneggio; al collo ha un laccio, e a’ piedi, stivaletti; avanti a lui, erma itifallico con una testa imberbe coperta di un pileo; a’ suoi piedi, due cani de’ quali uno è in atto di fiutare in terra e l’altro, con collare, si avvicina correndo all’erma. In un giro di puntini (Tav. I, n. 5).

Arg. Peso, 16,90. Diam. 27 mill.

Museo naz. di Napoli.

Stimo imitazione antica questo tetradrammo tanto per la maniera ond’è condotta l’incisione, quanto per la circostanza, già da me notata altra volta1, dell’avere incontrato molte di queste contraffazioni antiche più o meno brutte e segnatamente co’ tipi comuni a varie delle città occidentali dell’isola.

Enumerati con quella accuratezza che da me potevasi maggiore, tutti i tetradrammi segestani, è tempo di rivolgerci alla spiegazione della figura principale di essi, nella quale si è generalmente riconosciuto il virgiliano Aceste o Egesto2 mitico fondatore di Segesta; e questa opinione che nel Torremuzza nasceva solo da argomenti che ci fanno palese quanto poco familiare fosse allora in Sicilia la conoscenza de’ monumenti greci figurati3, è

  1. V. Examen de quelques contrefaçons ant. des tétradr. de Syrac. nella Revue Numism. IX. 1864, p. 351-362.
  2. Aen. V, 301 segg.
  3. Il Torremuzza (l. c. p. 61 seg.) diceva quella figura dover essere di un Dio di un eroe, perchè nuda e perchè la clamide ch’egli chiama linteum sive lorum (sic) quod e brachio dependet non aliis dabatur, quam Deorum et Heroum simulacris; tali lin-