Pagina:Sulle ferrovie.djvu/71

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attraverso sabbie poco o nulla cementate, che si mettono inevitabilmente in movimento.

Nella galleria di Fortolese, sebbene in una scala relativamente piccolissima, si ebbe un esempio di questo fenomeno; nè è possibile ricorrere nell’esecuzione dei pozzi per la galleria di Castellaccio ai mezzi che servirono a sormontare le difficoltà incontrate nella galleria di Fortolese.

Il perforamento delle sabbie acquifere nell’esecuzione dei pozzi delle miniere, fu finora il problema che ha presentato maggiori difficoltà.

Il procedimento Triger coll’aria compressa, che poi fu applicato alla costruzione delle pile dei ponti nei grandi fiumi non deviabili, non si potrebbe applicare al perforamento dei pozzi di Castellaccio.

Bisogna ricorrere al procedimento impiegato da Gurbal nell’esecuzione di un pozzo presso la concessione di Peronnes (centro dell’Hainat) alquanto analogo al procedimento di Brunnel per la esecuzione del tunnel sotto il Tamigi.

Il pozzo fu abbandonato poscia per le difficoltà che presentava il suo imbonimento nelle argille alle sabbie sottostanti in discordanza di stratificazione.

Se si costruisce il tunnel di Castellaccio si assisterà forse ad una esperienza importante nell’applicazione di questo ingegnoso processo.

I Calcari di Castellaccio sono molto teneri, ma omogenei e, abbenchè la loro resistenza non sia considerevole, possono tuttuvia fornire pietra da costruzione per la galleria, attribuendo al rivestimento uno spessore sufficiente.

Essi sono inoltre molto bituminosi. L’odore bituminoso si avverte con grande facilità percotendoli col martello.

Le argille intercalate cogli stratarelli di sabbia sono state già abbastanza caratterizzate dagli Ingegneri Imperatori e Siben perchè io mi estendo ancora a questo riguardo.

Dall’esterno non si può giudicare se vi siano stratarelli di sabbia, che abbiano una continuazione notevole in profondità.

Se ciò si verificasse, ognuno vede quali conseguenze ciò porterebbe per le acque nello scavo della galleria.

Avendo gli stratarelli sabbiosi, in massima spessori di pochi centimetri non possono avere grandi continuità.