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profonde, senza produrre movimento alcuno, e se ne possono citare molti esempi sulle ferrovie attuali.
Se le trincee sono poco profonde in regola generale il terreno non si muove. Conviene tuttavia assicurarne maggiormente l’equilibrio con lavori di drenaggio, e, se questi sono preventivi, con drenaggi poco profondi e quindi poco costosi, sebbene il piano antico di scorrimento della frana sia profondissimo, si possono aumentare notevolmente le condizioni di stabilità, come sarà indicato più tardi.
Nelle ferrovie col materiale di trazione generalmente usato non si possono adottare curve di piccolo raggio. Le curve di 300 metri di raggio sono un limite oltre il quale non si può discendere. Generalmente si procura di ottenere curve almeno di 350 a 400 metri di raggio.
Non si può quindi sfiorare col tracciato delle ferrovie il terreno come si può fare trattandosi di strade ordinarie. Non si possono evitare le trincee ed i tagli in terreni così pericolosi.
Per quanto poco inclinati siano i fianchi delle trincee è difficile che le scarpe si conservino, e che l’equilibrio non sia alquanto alterato.
I movimenti sono pericolosi nel terreno a monte, della trincea. Se essi si producono a valle è denaro è lavoro sprecato quello di rimettere in posto pigiata o non pigiata la terra smossa assicurandola con diaframmi o speroni incassati.
Se i movimenti si producono nel terreno a monte le condizioni di equilibrio sono di più in più peggiorate per la pressione che debbono sostenere i fianchi a monte delle trincee non più equilibrati dalla resistenza delle parti sottostanti. Le acque penetrando nelle fessure prodotte dal movimento diminuiscono ancora la forza di aggregazione ed il movimento può così prolungarsi superiormente a grandi distanze, producendo frane considerevolissime principalmente se a monte esistono strati aquiferi come al Belvedere tra Montemaggiore e Roccapalumba.
Per arrestare il movimento bisogna eliminarne la causa od opporvi una forza proporzionale.
Seguendo le istruzioni di Siben ed Imperatori i risultati suddetti si ottengono, trasformando nel modo che sarà accennato appresso, la parte bassa franata oppure il primo tratto a monte della trin-