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fosse per quelle ferrovie adottato uno scartamento minore anche per la rete principale. Questa fu costrutta dallo Stato e misura ormai circa 1100 chilom., i quali, a dir vero, costarono poco, cioè in media circa L. 116000 cadauno; ma l’introito nel 1869 non fu che di L. 8200 al chilom. con una spesa di L. 4550; per cui il residuo è pari al 3,1 per cento. E vero che, attese le basse tariffe adottatesi, quelle ferrovie sono di molto utile generale al paese; ma per così poco traffico è evidente che il loro scartamento eccede il bisogno. Certo che, indipendentemente anche dall’utile generale, esse sarebbero riuscite per sè stesse proficue se, 15 anni or sono, si fosse ascoltata la voce del mio onorevole amico il conte di Rosen, che propose lo scartamento ridotto. Egli però, vinto nella lotta sulle ferrovie dello Stato, fu il primo autore delle ferrovie ristrette costrutte dai privati, delle quali già ebbi a dare i più ampi particolari.

VI. Ferrovia di montagna in Ungheria. — I seguenti dati sono tolti da una corrispondenza del Times dello scorso anno.

Già nel 1868 erasi fatta, nella proprietà dell’Arciduca Alberto a Teschen (Silesia), una linea del sistema di cui parlerò qui appresso lunga 1800m. Ma un’applicazione in più grande scala ne fu fatta due anni dopo nel dominio della Corona a Diriggoi nel Nord-Est dell’Ungheria, ove abbondano gli alberi di rovere e di faggio, che finora non davano alcun reddito, il ricavo coprendo appena le spese. Ma ultimamente vi s’impiantò una fabbrica di ferro, e la ferrovia, di cui è caso, lunga 8 chilom., fu progettata dal Sig. Lopresti per condurre, sia a queste magone che nel vicino distretto della Theiss, il legname il di cui trasporto sulle vecchie strade costava un’ingente spesa. Questa ferrovia è fatta senza massicciata: si posarono sul terreno, una di seguito all’altra, delle travi di rovere larghe 0m,33 e alte 0m,20, ed a rari intervalli, dove la troppa ineguaglianza del terreno lo rese assolutamente necessario, si collocarono sotto la trave longitudinale delle traverse; sui due spigoli superiori della trave si misero le rotaie consistenti in lastre di ferro larghe 0m,05 e dei peso appena di chilogr. 1,5 per metro. I veicoli corrono sulle rotaie montati su due paia di ruote del diametro di 0m,20 e la cui larghezza è tripla della distanza fra le rotaie; essi sono muniti di un freno ordinario contro le ruote e di un freno speciale consistente in due rotelle orizzontali, che possono, al bisogno, essere condotte a premere contro i fianchi della trave; ciò che,