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L’introito nel 1869 fu di L. 500000 per viaggiatori e di L. 1,500,000 per merci; media circa L. 5240 al chilom.; le spese salirono a L. 1,750,000, pari ai 7/8 dell’introito; si aveva però molta fiducia in un prossimo accrescimento d’introito di L. 500000, il che avrebbe lasciato un profitto di L. 750000, pari all’1,4 per cento sul capitale speso. E un risultato che non sorprende in una colonia povera, pochissimo abitata, e con terreni così difficili come quelli di Queensland; e quel Governo locale diede veramente prova di molto coraggio sobbarcandosi ad un’impresa il cui utile, per molti anni, non può essere che indiretto.

L’esercizio si fa con locomotive ordinarie a 6 ruote accoppiate; si provarono alcune macchine Fairlie, ma non riuscirono. Non entro nel ginepraio di ricercare qual ne fosse la cagione.

Queste ferrovie porsero occasione di fare alcune esperienze sulla resistenza dei treni nelle linee a scartamento ridotto e nelle curve. Premetto che le ruote dei vagoni esperimentati hanno 0m,60 di diametro ed una base di 2m,10; alcuni dei veicoli però sono a 6 ruote con base di 4m,50: ma queste hanno l’apparecchio Clark, analogo a quello adottato al Cenisio sulla ferrovia Fell, che permette agli assi di aggiustarsi secondo la curva che si percorre.

Le prove si fecero con un treno di 7 vagoni vuoti, del peso di tonnellate 32,65, che si tirò sull’indicata salita con velocità di 16 chilometri l’ora, e lo sforzo di trazione si misurò col dinamometro collocato dietro la macchina; deducendo la parte dovuta alla gravità, ne risultava quella dovuta alle altre resistenze del treno; e facendo le prove prima su rettilinei poscia in curva, veniva a dividersi quest’ultima cifra in due, di cui una rappresentava — salvo la frazione minima dovuta alla resistenza dell’aria — gli attriti del treno, l’altra la resistenza dovuta alle curve.

La media di 10 osservazioni in linea retta avrebbe dato pelle resistenze del treno, composto come sopra, chilogr. 7,5 per tonnellata; è una cifra molto elevata, che può essere in parte dovuta alle ruote basse dei vagoni ed all’essere questi vuoti, anziché carichi, ma che tuttavia dinota un cattivo stato di manutenzione o nella strada o nei vagoni. Si fecero in seguito 31 esperimenti su curve di diverso raggio; i risultati presentano varie anomalie: tuttavia li accenno qui per sommi capi, augurandomi che altri, che ne abbia i mezzi, si accinga a fare su questo argomento quegli studii e quelle prove che tanto sarebbero utili per determinare queste resistenze, a compimento del bel lavoro