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Pagina:Sulle frontiere del Far-West.djvu/51

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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 47

— Buon giorno, signori, — disse, salendo rapidamente la riva col machete ancora in pugno e grondando acqua da tutte le parti. — Vi devo la vita.

— Bah!... — rispose John, alzando le spalle. — Nella prateria si usa aiutarsi gli uni gli altri e difendersi contro i nemici a due o a quattro gambe.

Siete un cercatore d’oro? Almeno il vostro costume lo indicherebbe se non il vostro viso.

— L’avete indovinato, signore, — rispose lo sconosciuto, con voce gutturale. — Sono uno di quegli uomini che dedicano la loro esistenza alla scoperta delle miniere d’oro.

— Senza quasi mai farle lavorare, — disse l’indian-agent, con accento un po’ ironico. — È vero che la prateria accoglie nel suo seno avventurieri di tutte le specie. —

Il gambusino alzò le spalle e fissò per un istante i suoi occhi sulla piccola indiana, la quale stava sempre dietro John, comodamente seduta sul largo dorso del cavallone.

Un lampo si sprigionò dai loro sguardi, ma si spense prima che i tre scorridori della prateria avessero potuto sorprenderlo.

Minnehaha però, che stava nascosta dietro l’indian-agent, aveva risposto con un sorriso.

— Di dove venite? — chiese John.

— Dalla montagna, — rispose il gambusino.

— Dai Laramie?

— Sì, señor.

— E non vi hanno scotennato gli Sioux?

— Se vi dicessi che non mi hanno dato una lunga caccia vi direi una bugia, però non è cosa sempre facile raggiungere un gambusino che conosce tutti i più piccoli passaggi della montagna e della prateria.

Scommetterei la mia capigliatura contro il vostro mustano, che voi facevate parte del gruppo di volontari delle frontiere che il colonnello Devandel aveva ammassati all’uscita della gola del Funerale, per impedire agl’Indiani di scendere nella prateria.

Mi sono ingannato?

— No, — rispose l’indian-agent. — Mi stupisce come sapendo che noi, Americani, ci trovavamo lassù, abbiate girato al largo invece di offrire al colonnello il vostro rifle.

— Dato il mio colore avrebbero potuto, i volontari, scambiarmi per un indiano e mandarmi, come tale, a trovare il Grande Spirito e le sue meravigliose praterie che non desidero affatto di vedere, almeno per ora.

— Avete ragione: quando una palla parte non si sa dove va a finire.

Dove vi recate ora?