Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/317

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Mi dispiacque. Avrei potuto dire che avevo mirato al cappello e non alla testa, ma lui non m’avrebbe creduto.

«Mi dispiace» dissi «ma m’hai fatto arrabbiare.»

Egli diede un’occhiata di rimpianto alla vasta palude e s’avviò.

«Ma tu puoi restare» dissi io immusonato e fumando con rabbia «Me ne vado io.»

«Per far che cosa?» disse lui accendendo una sigaretta. «A quest’ora tutti gli uccelli dei dintorni sanno che qui ci sono dei fucili. Eppoi tu non sapresti uscire dalla palude da solo. Non vedi che sei nel fango fino ai ginocchi?» Mi volse il dorso e s’avviò.

Era un modo per costringermi a seguirlo ed io tentai di non obbedirgli. Ma veramente correvo il rischio di annegare. Con uno sforzo saltai dal fango e arrivai al viottolo ch’egli seguiva. Non c’era altro da fare che rassegnarmi per l’ultima volta alla sottomissione. E feci un voto: quando in futuro egli andasse al Boschetto io m’avvierei a Servola. Là si tratta di suolo duro.

Camminammo per un dieci minuti, poi, tutt’ad un tratto, egli s’arrestò e scoppiò a ridere. «Sei un bel tipo tu!» Il riso, poi, quasi lo ribaltò. Arrivava a smozzicare qualche parola: «Io tiro... tu tiri... come se fosse la stessa cosa». E dopo aver acceso un cerino. «E adesso sei tu ad averla con me.» S’appiccò al mio braccio accarezzandolo. Ed anch’io finii col ridere con lui. Sarebbe stato sciocco di cessar di fumare ad un’ora ignota.

Una risata, quella sí, non è mai perduta. Tanto piú che ora la ritrovavamo intera, aumentata. Nel vecchietto magro, dalla piccola figurina sempre bene eretta ma non per vigoria che vi fosse insita ma perché non c’era bisogno di alcuno sforzo di tenerla cosí, debole e lieve com’era, finché qualcuno per svista non l’avrebbe abbattuta con un urto, la testa ancora parzialmente coperta di capelli bianchi, molto meglio della mia, ma non abbastanza per celare il rossore della pelle di sotto io trovavo il mio amico addolcito, meno pericoloso. Certo non avevo l’attenzione che aveva avuta in gioventú di