Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/324

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A 15 anni Antonia aveva una sola amica, una ragazza alquanto brutta, tozza e mal costruita con una sola bellezza, degli occhi neri di uno splendore strano messi in quell’organismo per guardare, ammirare e invidiare la bellezza altrui, certa Marta Crassi che doveva divenire in tutti i casi sua cognata. Dico in tutti i casi perché Antonia s’era messa in una posizione tanto strana nella nostra società che non c’era per lei altra probabilità che di sposare uno o l’altro dei due fratelli di Marta: Innamoramento di tutta una casa che, a dire il vero, nella nostra famiglia non era nuovo. Non molto ma qualche pallido tratto della mia fisionomia sopravvive nella mia famiglia.

Io credevo ne sopravvivesse qualche tratto anche piú importante e quando da Firenze ricevetti la notizia che Eugenio uno dei fratelli di Marta quando si trovava in licenza andava a trovare Antonia e le dimostrava sempre un maggior affetto pensai che il povero giovine andasse incontro ad una brutta avventura. Si vedrà poi come io non conoscessi affatto il mio proprio sangue.

Quel povero Eugenio l’avevo amato anch’io. Generoso incurante del proprio interesse, acceso per le idee di umanità e di patria allo scoppio della guerra era scappato da Trieste e s’era arruolato nell’esercito italiano. Finché era stato a Trieste la sua simpatia per Antonia non s’era rivelata a nessuno. Io mi figuro che poi, quando poteva liberarsi dalla vita della trincea e correre a trovare la sorella presso la quale trovava Antonia, facilmente se ne innamorò, perché certamente il salotto di Antonia era tuttavia preferibile alla trincea. Non so se fra i due giovini si sia parlato d’amore. Augusta che conosce la propria figlia lo esclude. Essa pensa che per parlare di amore, Antonia avrebbe prima preteso si parlasse di matrimonio e ciò è quasi sicuro.

Ma l’amore c’era stato sicuramente. Io lo so per il fatto che alla morte di Eugenio, Antonia subito accettò di fidanzarsi col fratello Valentino che ne era tanto meno amabile. Tale rapida decisione era un’evidente dichiarazione d’amore