Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/439

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Numero 2

Con dolce violenza il signor Aghios si staccò dalla moglie e si ficcò nella folla che s’addensava all’ingresso della stazione. Bisognava abbreviare quegli addii un po’ ridicoli se prolungati fra due vecchi coniugi. Ci si trovava bensí in uno di quei posti ove ciascuno ha fretta ed è preoccupato della propria prossima ora per cui non guarda il vicino neppure per riderne. Ma il signor Aghios sentiva il ridicolo anche quando nessuno rideva. In verità evitava di essere costretto di fingere un dolore che non sentiva pieno com’era di gioia e di speranza e trovava troppe buone ragioni per spiegare la sua fretta e la sua freddezza: è vero ch’egli da molti anni non aveva viaggiato senza la consorte, ma un viaggio sino a casa sua, a Trieste, ove la moglie lo avrebbe raggiunto due settimane appresso, gli pareva una separazione troppo breve per parlarne. Era ridicolo quel dolore specie se doveva fingerlo. Era anche stanco di averne parlato troppo. La decisione a tale separazione era stata difficile. In fondo l’avevano desiderata ambedue e ambedue avevano dovuto far del loro meglio per dimostrare di non volerla. Negli ultimi anni la signora s’era attaccata con un affetto appassionato ed esclusivo al figliuolo. Anche quando aveva accanto il marito s’abbandonava al dolore per l’assenza del figliuolo solitario sapendo che il marito non sentiva come lei. E il signor Aghios che lo indovinava fingeva d’ignorare quel dolore. “Una duplice constrizione!” pensava il signor Aghios che aveva lette delle opere filosofiche. “Duplice perché mia e sua!” Ora la signora voleva restare a Milano dove il figliuolo fra quindici giorni doveva passare un esame. Quest’esame! Quegli studii! Gli affari abbastanza difficili e complicati del signor Aghios tanto piú interessanti per la famigliuola, in confronto perdevano ogni importanza. Il signor Aghios doveva correre a Trieste ma il figliuolo avrebbe anche potuto essere bocciato e allora chi ci sarebbe stato a Milano per consolarlo? E il signor Aghios non disse chiara la parola che avrebbe tradito il suo desiderio di fare quel breve viaggio da solo e perciò la signora non poté dire quella che le avrebbe