Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/70

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e un po’ offeso. «Pensi che io ora corro a Trieste senza moglie e senza figlio per un affare urgente.»

Non poteva aprir bocca senza dire qualche parola di troppo. E trovò una verità da dire e la disse subito, come se una parola vera potesse cancellare la vergogna di una parola falsa: «Si figuri se è un piacere viaggiare cosí, carico di denari». E si batté la tasca di petto.

Il Borlini si mise a ridere piú a bassa voce, guardando con diffidenza verso il loro compagno che ancora sempre sonnecchiava nel suo cantuccio: «Anch’io ne ho del denaro in tasca, e molto. Da lei è un’imprudenza, da me una necessità»1.

Il Borlini diventava veramente aggressivo ed il signor Aghios sconcertato tacque. Dopo una pausa alquanto lunga il grosso uomo riprese la parola in tono piú di convinzione. Forse s’era pentito del suo tono troppo aggressivo.

«Pensi quello ch’io faccio per la mia famiglia eppoi mi dica se in contraccambio non ho il diritto di esigere che tutti i suoi membri pensino costantemente a me. Vi sono certi uomini a questo mondo che lavorano come me, ma nessuno piú di me. Questi viaggi non possono essere considerati quali un riposo. Le pare?»

Al signor Aghios pareva che fino a quel momento in cui aveva incontrato il suo interlocutore, il viaggio fosse stato veramente un riposo. Ora, costretto di dar continuamente ragione a qualcuno che egli non amava, si sentiva afferrato da una famiglia e per di piú da una famiglia che non amava. Poté perciò consentire con piena sincerità: «No, assolutamente non è un riposo!». Non era un riposo! Per godere del riposo bisognava aspettare Padova, varie ore!

«Pensi poi alla responsabilità che mi tocca assumere! Talvolta liquido io, da solo, un danno! dall’a alla zeta! Apprezzazione del danno e accordo definitivo! Naturalmente che so quello che faccio e mai ebbi ad incorrere in alcun rimprovero.

  1. A questo punto termina il primo gruppo di cartelle; quelle cioè in cui lo Svevo, secondo quanto può facilmente rilevarsi, stava ricopiando e riformando la prima stesura del racconto. (V. nota a pag. 469 e in Appendice seconda.)