Pagina:Svevo - La coscienza di Zeno, Milano 1930.djvu/540

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LA CRITICA ITALIANA


E STRANIERA


SULL’OPERA DI ITALO SVEVO


La Coscienza di Zeno è un libro sui generis di un autore che non somiglia molto ai nostri altri autori...

«... il romanzo si fa leggere fino all’ultima pagina non per l’espressione letteraria, bensì per tutto quello che contiene».

Piccolo della Sera, Trieste, 5-6-23.


La Coscienza di Zeno... «c’è un fondo compiutamente grottesco, in questo romanzo, e la qualità estetica che più lo caratterizza è un umorismo a freddo, prodotto da una mente scettica che sa ridere di se e degli altri...».

L’Era Nuova, Trieste, 5-6-23.


Zeno... «penetra sogghignando nel profondo di tanti mali per concludere con una sonora sghignazzata alle spalle della vita mortale».

La fiamma nera, Bologna, 1-7-23.


Zeno: «le pagine di questo romanzo, talvolta mirabili, spessissimo interessanti, suggeriscono una sensazione abbastanza viva d’una coscienza che si denuda».

Il Popolo di Trieste, 15-7-23.


Zeno: «studio acuto della vita interiore»... «merita di esser letto da tutti coloro che odiano la superficialità e la banalità delle storie troppe volte scritte»

Caffaro, Genova, 16-10-23.


Zeno: «un libro che esce dal comune; pagine d’un realismo sorprendente; pagine balzachiane».

Corriere d’America, New-York, 134-24.

A. U. Senigaglia