Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/115

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acquisita, come la teoria fosse insidiata da un pericolo grande: quello di allontanarsi dalla linea che le era assegnata dalla realtà. Quante cartelle non furono sacrificate perchè in esse egli si era lasciato deviare dal suono delle parole! Per aiutarsi egli aveva descritto su una cartella il suo punto di partenza e la teneva sempre a sè dinanzi: il vecchio è fatto in modo che la potenza di cui dispone può divenir dannosa al giovine il quale, solo, è importante per l’avvenire dell’umanità. Bisogna renderlo attento a ciò. Visto che però egli detiene la potenza che conquistò durante la sua lunga esistenza è necessario ch’egli la dedichi al vantaggio del giovine. Per restare alla verità il moralista si riferiva poi esattamente alla propria avventura: bisognava ottenere che il vecchio non desiderasse la giovinetta su quella piattaforma senz’altro curarsi della domanda di soccorso rivoltagli dalla bella giovinetta. Altrimenti la vita ora appassionata e corrotta sarebbe divenuta pura ma di ghiaccio.

Seguivano molti punti d’esclamazione per segnare la difficoltà del compito che il moralista s’imponeva. Come infatti si sarebbe potuto pro-