Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/121

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stita di cenci e affatto questa pupattola tanto superba dei propri vestiti da parlarne davanti allo specchio.

S’era però tanto evoluta da lagnarsi che il denaro non le bastava più e pregava di aumentare il suo stipendio.

Qui il vecchio sfoderò la propria antica pratica d’affari. — Perchè credi ch’io ti debba denaro? — domandò sorridendo.

— Non sei stato tu che m’hai sedotta? — domandò la povera giovinetta che doveva esser stata istruita da qualcuno.

Il vecchio rimase calmo. Purtroppo il rimprovero non gli faceva più nè caldo nè freddo. Discusse e disse che quando si faceva all’amore si era in due e che da parte sua non c’era stata nè violenza nè astuzia.

Essa subito si lasciò convincere e non insistette. Probabilmente era pentita e seccata di aver parlato a quel modo, lei che aveva sempre fatto del suo meglio per non apparire interessata.

Egli, per renderla ancora più buona e sperando di aver a sentire almeno in minima parte