Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/139

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prima allargò stendendo le spanne, eppoi ristrinse chiudendo i pugni per far credere di aver afferrato il denaro che a lui doveva fluire da tutte le parti.

La discussione continuò e nessuno s’accorgeva che quando non parlavo bevevo. E bevevo molto e dicevo poco, intento com’ero a studiare il mio interno, per vedere se finalmente si riempisse di benevolenza e d’altruismo. Lievemente bruciava quell’interno. Ma era un bruciore che poi si sarebbe diffuso in un gradevole tepore, nel sentimento della giovinezza che il vino procura, purtroppo per breve tempo soltanto.

E, aspettando questo, gridai a Giovanni: — Se raccoglierai il denaro che gli altri rifiuteranno, ti getteranno in gattabuia.

Ma Giovanni pronto gridò: — Ed io corromperò i carcerieri e farò rinchiudere coloro che non avranno i denari per corromperli.

— Ma il denaro non corromperà più nessuno.

— E allora perchè non lasciarmelo?

M’arrabbiai smodatamente: — Ti appen-