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sposare mia moglie. Ma poi del mio tradimento ch’era stato brusco, tanto che non avevo tentato di attenuarlo neppure con una parola sola, nessuno aveva mai parlato, perchè essa poco dopo s’era sposata anche lei ed era stata felicissima. Non era intervenuta alla nostra cena per una lieve influenza che l’aveva costretta a letto. Niente di grave. Strano e grave era invece che io ora ricordassi il mio delitto d’amore, che veniva ad appesantire la mia coscienza già tanto turbata. Ebbi proprio la sensazione che in quel momento il mio antico delitto venisse punito. Dal suo letto, che era probabilmente di convalescente, udivo protestare la mia vittima: — Non sarebbe giusto che tu fossi felice. — Io m’avviai alla mia stanza da letto molto abbattuto. Ero un po’ confuso, perchè una cosa che intanto non mi pareva giusta era che mia moglie fosse incaricata di vendicare chi essa stessa aveva soppiantato.

Emma venne a darmi la buona notte. Era sorridente, rosea, fresca. Il suo breve groppo di lacrime s’era sciolto in una reazione di gioia, come avviene in tutti gli organismi sani e giovini. Io, da poco, intendevo bene l’anima altrui,