Pagina:Svevo - La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ed altri scritti, 1929.djvu/312

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ore ciascuno morti e spariti. Una vera ecatombe.

Talvolta in quegli anni morti si accende improvvisa una luce che illumina qualche episodio nel quale allora appena si scopre un fiore raro della propria vita, dal profumo intenso. Così mai la signorina Dondi mi fu tanto vicina come quel giorno in piazza Goldoni. Prima, in quel giardinetto (quanti anni addietro?) io quasi non l’avevo vista, e, giovine, le ero passato accanto senza scorgerne la grazia e l’innocenza. Ora appena la raggiunsi, e gli altri vedendoci insieme si misero a ridere. Perchè non la vidi, non l’intesi prima? Forse nel presente ogni avvenimento è oscurato dalle nostre preoccupazioni, dal periodo che su noi incombe? E non lo vediamo, non lo sentiamo che quando ne siamo lontani, in salvo?

Ma io qui nella mia stanzetta posso subito essere in salvo e raccogliermi su queste carte per guardare e analizzare il presente nella sua luce incomparabile e raggiungere anche quella parte del passato che ancora non svanì.

Descriverò dunque il presente e quella parte del passato che ancora non svanì, non per ser-