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drone. Egli si propose di procurarsi, nel modo stesso, delle altre serate simili, ma non seppe farlo. Era difficile trovare una seconda volta l’occasione d’apparire brutale e violento ad Angiolina.


XI.

Era proprio stabilito dal destino che il Balli dovesse sempre intervenire a rendere più dolorosa la situazione di Emilio in faccia ad Angiolina. Erano da lungo tempo d’accordo che l’amante di Emilio avrebbe dovuto posare allo scultore. Per incominciare il lavoro mancava solo che una buona volta Emilio si ricordasse d’avvisarne Angiolina.

Poichè era facile capire il motivo di tanta smemoratezza, Stefano si propose di non parlarne più. Per il momento gli sembrava di non poter fare altro, tranne la figura immaginata con Angiolina e, solo per passare il tempo, compiacendosi unicamente di quell’idea, impiantò i puntelli e li coperse d’argilla segnando la figura nuda. Avvolse il tutto in stracci bagnati, e pensò: — Un lenzuolo mortuario. — Ogni giorno guardava quel nudo, lo sognava vestito, lo ricopriva poi dei suoi stracci e lo bagnava con cura.

I due amici non si spiegarono in proposito. Tentando d’arrivare al suo scopo senza fare una doman-