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Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 1.djvu/135

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LIBRO TERZO

SOMMARIO


I. Agrippina colle ceneri di Germanico a Brindisi, poi a Roma. Chiudonsi quelle nella tomba d’Augusto: funerali. — VII. Druso da capo nell’Illirico. — VIII. Gn. Pisone reso a Roma è accusato di veleno e di stato. Aringato e veduto andargli tutto male, si dà morte. — XX Raccende Tacfarinate in Affrica la guerra, soffocata da L. Apronio proconsole. — XXII. Lepida Emilia, di adulterio e veleno accusata e condannata. — XXV. La legge Papia Poppea sin là in rigore, da Tiberio è addolcita: suoi nodi sciolti: origine e vicende delle leggi. — XXX. Muoion gl’insigni L. Folusio e Sallustio Crispo. — XXXI. Tiberio in Campagna. — XXXII. Di nuovo l’Affrica investe Tacfarinate. Scelto a guardarla Giunio Bleso. — XXXVII. Dannati per maestà alcuni equestri. — XXXVIII. Traci in discordia. — XL. Ribellansi, a niun pro, le città galle, duci Giulio Sacroviro e Giulio Floro lor oste dalle germane legioni battuta, torna al giogo. — XLIX. C. Littorio cavaliere, dannato per fellone, è morto in carcere. — LII. Imprendesi a moderare il lusso e si desiste. — LVI. Druso Tribuno. — LVIII. A Flamine di Giove si vieta dimandar provincia. — LX. I greci