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38 DEGLI ANNALI

biasi per fuggitivo;„ così li ridusse alle stanze turbati e quatti.

XXXIX. Gli ambasciadori del senato1 a Germanico lo trovarono già tornato all’altare degli Ubj; ove le due legioni, prima e ventesima, e i vecchi nuovamente messi alle insegne, snervarono. Il peccato e la paura lor fece pensare, i Padri avergli mandati a frastornare quanto s’era tirato per la sommossa: e come è vago il popolo di coglier cagioni, benché false, trovano a dire: che Munazio Fianco, seduto consolo capo dell’ambasceria, esso fu che ne fe’ fare il partito: e la notte in sul primo sonno cominciano a chiedere il gonfalone2, che stava in casa Germanico; e corsi alla porta, l’abbattono, e lui del letto tratto, minacciandogli morte, lo si fan dare; e scorrendo per le vie, s’intoppano negli ambasciadori, che udito il frangente di Germanico, a lui traevano, e svillaneggianli: metton mano a ucciderli e Planco spezialmente, cui fuggir non lasciò la sua dignità: ma ritirossi in franchigia all’insegne e all’Aquila della legion prima; le quali abbracciando3, si difendeva con la religione: e se Calpurnio

  1. Il testo de’ Medici dice regressum (non regressi) con ottimo senso, cioè, gli ambasciadori abboccaron Germanico, a un luogo sagrato ad Augusto dalli Ubj. Colonia d’Agrippina. Che tornato era dal far giurare l'esercito disopra, come quindici versi innanzi è detto.
  2. Labarum. simile a una camicia, ricchissimo d’oro e gioie. Il generale lo presentava quando voleva, combattere. Andava innanzi alla sua persona, adoravanlo i soldati. Costantino lo mutò in una croce.
  3. L’aquile e l’altre insegne, erano gli Iddii che adorava l’esercito. Il loro luogo era tempio, e franchigia. Vedi la