Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/326

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veleno contro a Muoiano : » Aver fatto esso prender l' armi alle legioni di Pannonia; stimolato i Capi di Mesia a venir via; per la sua costanza, apertesi FAlpij preso Italia, racchiusi i germani aiuti, e di Rezia, che le legioni di Vitellio discordanti e sparse fossero da tempesta di cavalli e forza di pedoni in un dì e una notte sconfitte; questa essere opera bellissima e sua : il caso di Cremona frutto di guerra. Maggior danni di rovinate città aver fatto alla repubblica le discordie civili antiche. Esso militar per lo suo Imperadore con la spada in pugno e non con lettere e ambasciate ; nè scurare lor gloria a coloro che hanno in questo mentre accomodata l'Asia. Ma essi la pace di Mesia ; egli la salvezza e sicurezza d'Italia aver procurato; e convertito a Vespasiano le Gallie e le Spagne, potentissima parte del Mondo; ma ogni sfatica più che perduto, se a quei soli si daranno i premj de'pericoli, che ne'pericoli non sono stati. » Muciano riseppe ogni cosa: ne nacquero gravi rancori. Antonio alla scoperta, Muciano con astuzia , e però più implacabilmente, gli fomentava.

LIV. Ma Vitellio con l' occultar le nuove delle cose rovinate a Cremona, scioccaniente allungava i rimedi più tosto che i mali; perchè, se gli avesse confessati e consultatone, ancor v'eran forze e speranze: ma col falso dir bene, s'aggravava nel maleIn casa sua non sentivi parola di guerra : per Roma, perchè vietato era , non d'altro si ragionava: e chi, non proibito, avrebbe detto la cosa giusta , la metteva più atroce : e per accrescerne il grido i Capitani nemici menavano le spie di Vitellio prese a veder le forze del vincitor esercito, e rimandavanle: e Vitellio le esaminò in segreto, e tutte le fece uccidere.