Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/410

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di andare al tempio e intendere dei fatti dell' Impe: io. Entrovvi solo : e adorando quello Iddio , si vide dietro un sacerdote dei principali d' Egitto nomato Basilide, il quale sapeva che non era in Alessandria/ ma lontano parecchie giornate e malato. Domanda per le strade se egli è stato veduto nella città: finalmente mette gente a cavallo ; e rinviene che in quel punto egli era lontano ottanta miglia. Onde egli intese che quella fu visione , e il vocabolo Basilide voleva dire che ei regnerebbe.

LXXXIII. Dell' origine di questa divozione non parlano nostri autori. I " sacerdoti d'Egitto dicono che al Re Tolomeo , il primo Macedone che fermò le forze d' Egitto, accrescendo in Alessandria nuovamente edificata, mura e tempj e divozioni, apparve in sogno un giovane di gran bellezza , e statura maggior che umana , e gli disse che mandasse in Ponto fidatissimi suoi per la sua immagine . che buon per quel regno : e quella sedia che l' avesse sarebbe grande e famosa; e videlo entro gran fiamma salire al Cielo. Svegliato dall' auguro e miracolo, lo conferì a' sacerdoti egizj , che sogliono intendersi di tali cose. Ma sapendo essi poco ragionare di Ponto e di cose di fuori, dimanda Timoteo Ateniese degli Eumolpidi, fatto venir d'Eleusi per primo sacerdote, che religione e che Dio fusse quello. Timoteo intese da' pratichi in Ponto che vi era la città di Sinope, e poco lontano un tempio, per antica fama, tenuto di Giove Dite, perchè una figura di donna gli è appresso , detta da'più Proserpina. Ma a Tolomeo (come è natura de' principi ) pauroso , poi rassicurato, più sC piaceri che a religione inteso, e ogni altra