Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 2.djvu/433

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in più stretti siti: e più che riconcentrate più valide fortificazioni incontrando e doppia resistenza. Immensa armeria pur v'era: oltre l'usate macchine e l'inventate al lor uopo da' Giudei, ostentavansi le romane, sulle prime zuffe prese nello storpio di Cestio Gallo di Siria Legato. Tentò poi Tito piegar gli animi accaniti coll' impunità; ma interpretando sua clemenza a paura, dileggiati i messi, crebbero d'ardire. Indi più sdegno nelle legioni, accese all' indegnità della villania, e determinate a tutto osare, per più pronta ed acre vendetta. Affrettansi l'opere: si accostan le macchine a'muri: le guaste da'sassi e fuochi nemici, tosto - riparansi. Anela ' all' assalto il soldato, più animoso più che in rischio. Dato il segno, i più arditi, tra dardi e sassi, rotta parte dell' altro muro, apron la breccia. Ma, tra ch' era stretta, e Tito per usar anzi clemenza che del dritto di guerra, iva lento a far guasto, abusò l'indulgenza il Giudeo a perfidia; e diè a'pochi Romani, dietro Tito avanzatisi, tal fiancata, che li cacciò fuori. Qui si fe' da vero : e per tre dì pugnossi a quel varco, cui i Giudei colle lor vite faceano schermo. Al quarto in fine vinti e rinculando, alla torre Antonia si venne.

XXX. Sendo essa piantata in alto, fu d'uopo, a batterla, di terrapieni. Or a fiaccar col terrore il giudaico orgoglio, per quattro dì fu in mostra l'armata romana; data in pubblico la vittuaria; e dai merli a bacìo del tempio, vedean l'assediati il grand'oro ed argento, e la terribil oste, d'armi e baudiere, sfolgorante. Mandossi di più Gioseffo, che sovra accennai, a persuader la resa, a speme di perdono, di libertà, di fortune. IN è questo, nè l'aspetto delle forze