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LEZIONE VI





Ferrovie a forte pendenza e ferrovie elettriche.


Ferrovie a dentiera e ferrovie funicolari. — Abbiam già detto che l’aderenza della locomotiva deve essere eguale allo sforzo di trazione ch’essa deve compiere. Col crescere della pendenza della linea cresce lo sforzo e l’aderenza può venire a mancare. Perciò quando si tratta di superare dislivelli molto notevoli, e non si vuole affrontare la spesa per una ferrovia a lungo sviluppo, si possono adottare pendenze forti e rinunciare all’aderenza naturale, ricorrendo a speciali sistemi di trazione, come sono le ferrovie a dentiera e le ferrovie funicolari. Queste applicazioni convengono specialmente per le brevi linee che servono a creare l’accesso ad una località, mèta di escursionisti, a congiungere due quartieri di una stessa città ed a scopi analoghi, che in generale escludono il trasporto delle merci in grandi quantità.

Il concetto di ricorrere ad una dentiera per ottenerne l’aderenza è, come abbiam visto, antichissimo; solamente che il presupporlo d’uso generale costituiva un errore. Il merito di averlo applicato per primo nei giusti limiti di convenienza spetta all’ingegnere svizzero Riggenbach, al quale si deve la costruzione della celebre ferrovia del Righi, aperta nel 1869. A questa prima ferrovia altre ne seguirono, specialmente in Isvizzera, dove la costituzione montuosa del suolo e l’abbondanza dei siti di escursione favoriscono il sorgere di simili impianti.