Pagina:Tartufari - Il miracolo, Roma, Romagna, 1909.djvu/98

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bella fortuna, dal momento che tutti i forestieri ne rimanevano incantati.

Ella spalancò porte e finestre, acciocchè il signor professore si convincesse subito che il salottino e la stanza da letto non avevano bisogno di mistero e potevano sfidare, per nettezza e ordine, la piena luce del giorno.

Fritz Langen guardò, per la finestra, il praticello sottostante, scrutò, annusò, tirò a sè con furia i cassetti di tutti i mobili, sollevò le coltri del letto a molla, poi, fregandosi le mani, sintetizzò così il suo pensiero:

— Ecco, pare che qui abbia abitato S. Francesco d'Assisi, dopo aver presi molti bagni alle terme di Caracalla - e ruppe in una schietta risata; poscia, diventando serio, assai diffidente, chiese:

— Quanto?

La signora esitò a lungo, combattuta, e finì col fissare una cifra, arditamente; ma, poichè Bindo Ranieri le faceva due occhiacci spiritati dietro le spalle del signor professore, ella aggiunse con premura:

— Compresa l'acqua del bagno e della doccia.

— Compreso anche il vino? - chiese Fritz Langen, soddisfattissimo.

La signora capì lo scherzo e rispose cortesemente:

— Ne abbiamo due botti in cantina; quando vorrà favorire ci farà onore.