Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/107

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scusa. Germano sa che io ero innocente come una bambina in fasce... — e non finì, soffocata dai singhiozzi.

— E mio nipote ti ha promesso di sposarti? — le chiese la signora Rosemberg pietosamente, soavemente.

— No, signora, no — si affrettò ad asserire Balbina, coprendosi il volto col fazzoletto. — Germano non mi ha promesso niente, io non gli ho chiesto niente. Quello che è successo si può dire che è stato per colpa mia. Toccava a me difendermi e io non mi sono difesa, perchè ero innamorata di Germano, e anche adesso sarei pronta a fare per lui qualsiasi cosa — e, vera mente agitata, veramente commossa in quel mo mento nel quale si decideva di turta la sua vita, ruppe in lacrime più copiose e si lasciò cadere convulsa nelle braccia della signora Rosemberg, che le disse:

— Non piangere cosi, figliuola mia; Germano è un galantuomo e sa quale è il suo dovere.

Germano soffocò l'urlo che gli saliva dal petto. Egli avrebbe voluto ruggire, a guisa di. leone arretito, cui un'orda di selvaggi astuti abbia teso l'agguato sapientemente, pazientemente.

Ma egli invano avrebbe ruggito, e i fortunati cacciatori potevano oramai fare argomento di scherno e sollazzo i conati furiosi e impotenti della preda regale.