Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/231

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Perchè tremi? Perchè piangi? Non ti tra scino al patibolo, dopo tutto.

Flora inghiottì la propria disperazione aflrettatamente e si provò di sorridere; ma il suo volto era quello di una martire, e il sorriso fu come un raggio di sole che piova scialbo, attraverso a un piccolo vetro polveroso, ad illuminare melanconicamente una figura di santa, immota e pre gante da secoli sopra le pareti di un chiostro ab bandonato.

Il colonnello si era fermato intanto con Adriana presso il secondo altare di sinistra, ove dentro una nicchia, giace riversa la Santa Teresa del Bernini.

— Macché Santa — egli andava mormorando alla contessa, eccitato dalla contemplazione di quella figura muliebre, tanto voluttuosa nell'ab bandono del corpo bellissimo, nel vago languore dell'occhio, nel fremito della bocca socchiusa, e nella stanca posa del braccio.-- Cara mia, se tuttele Sante fossero di quella pasta, io sarei contento di macerarmi in questo mondo per risarcirmi, nel l'altro, in compagnia di cosi belle donne.

Adriana, piccata, gli rispose che corpi di donna simili, e anche migliori, non c'era bisogno di andarli a cercare in paradiso. Del resto l'atteg giamento di quella monaca era sconveniente e la contessa volse altrove il capo con disgusto.

Il sacerdote si presentò all'altare; gli sposi si genuflessero, Flora lasciandosi cadere di peso sui cuscini dell'inginocchiatoio, coll'anima subitamente accesa di misticismo; Giorgio piegando con cau tela una gamba dopo l'altra e riflettendo che sa rebbe stato necessario, fare colezione a scappa e fuggi, visto che erano già le undici e che il di rettissimo per Firenze parte alle due e cinquanta.