Pagina:Tasso, Torquato - Il Re Torrismondo, Pisa, 1821.djvu/149

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ATTO PRIMO 145
Prenderlo, e dalla tua virtute interna.

Galeal. Tarda incontra al dolor sarà l’aita,
Se dee il tempo portarla: e debol fia,
Se dalla vinta mia virtù l’attendo.
Consigl. Virtù non è mai vinta, e ’l tempo vola.
Gateal. Vola quando egli è apportator de’ mali;
Ma nel recarci i beni è lento e zoppo.
Consigl. Ei con questa misura il volo move;
Ma nel moto inegual de’ nostri affetti
È quella dismisura, che rechiamo
Pur suso al Ciel noi miseri mortali.
Galeal. Or, posto pur che ’l tempo, e la ragione,
( Ragion, misero me! frale, ed inerme )
Mi difenda dal duolo; essere Alvida
Può moglie insieme di Torindo, e mia?
Se la fe, ch’io le die’ fu stabilita
Coll’atto, oimè! del matrimonio ingiusto,
Fatta è mia moglie: or s’io la cedo altrui,
La cederò qual concubina a drudo.
A guisa adunque di lasciva amante
Si giacerà nel letto altrui la moglie
Del Re Norvegio, ed ei soffrir potrallo?
Vergognosa union, divorzio infame!
Se da me la disgiungo in questa guisa,
E l’unisco a Torindo, ei non per questo
Donzella goderà pura ed intatta.
Tal aver non la può; ch’il furor mio
Contaminolla, e ’l primo fior ne colsi.
Abbia l’avanzo almen de’ miei furori;
Ma legittimamente: ed a lui passi
Alle seconde nozze, onesta almanco,
Se non vergine donna. Ah! non sia vero,
Che per mia colpa d’impudichi amori
Illegittima prole al fido amico
Nasca, e che porti la corona in fronte
Bastardo successor del regno Goto.
Questo, questo è quel nodo, oh me dolente!
Che scioglier non si può, se non si tronca,
E non si tronca insieme
Il nodo, ond’è la vita
A queste membra unita.
Consigl. Veramente or, Signor, ragion adduci,
Per le quai non mi par, che in alcun modo,