Pagina:Tasso, Torquato - Il Re Torrismondo, Pisa, 1821.djvu/59

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ATTO SECONDO 55

Sforzati i cani. Or sia, che può; se l’abbia,
S’ei la vorrà.

REGINA

Ma con felice sorte.

TORRISMONDO

Sia felice, se può; ma nullo manchi
Alla nostra grandezza, al nostro merto,
Abito signoril, ricchezza, e pompa.
S’ornin cento con lei vergini illustri
D’aurea corona ancora, e d’aureo cinto:
Ed altrettante ancora illustri donne
Pur con aurea corona, ed aureo cinto,
Seguano Alvida. Ella di gemme, e d’auro,
Come sparso di stelle il Ciel sereno,
Fra le seguaci sue lieta risplenda.
Abbia scettro, monil, corona e manto,
E s’altro nuovo fregio, altro lavoro
D’abito antico in lei vaghezza accresce:
Ma questa è vostra cura e vostra laude.
E in aspettando il Re l’ore notturne
Tolte per sì belle opre avete al sonno.
Ora a voi, Cavalieri, a voi mi volgo
Giovani arditi. Altri sublime, ed alto
Drizzi un castel di fredda neve e salda;
E ’l coroni di mura, intorno intorno.
Faccian le sue difese, e faccian quattro
Ne’ quattro lati suoi torri superbe.
E di candida mole insegna negra
Dispiegandosi all’aure, al Ciel s’innalzi,
E vi sia chi ’l difenda, e chi l’assalga.
Altri nel corso, altri mostrar nel salto
Il valor si prepari; altri lanciando
Le palle di gravoso e duro marmo,