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56 IL TORRISMONDO

Altri di ferro, il qual sospinge, e caccia
La polve, e ’l foco, il magistero, e l’arte.
Altri si veggia in saettar maestro
Nella meta sublime; e ’n alto segno
D’una girevol asta in cima affisso,
Quasi volante augel, balestri, e scocchi
Rintuzzate quadrella, insin ch’a terra
Caggia disciolto. Altri in veloce schermo
Percuota, o schivi, e ’n sull’avversa fronte
Faccia piaga il colpir; vergogna il cenno
Delle palpebre, a chi riceve il colpo.
Altri di grave piombo armi la destra,
E d’aspro e duro cuojo l’intorni, e cinga,
Perchè gema il nemico al duro pondo.
Altri sovra le funi i passi estenda,
E sospeso nel ciel si volga, e libri.
Altri, di rota in guisa, in aria spinto
Si giri attorno. Altri di cerchio in cerchio
Passi guizzando, e sembri in acqua il pesce.
Altri fra spade acute ignudo scherzi.
Altri in forma di rota, o di grande arco,
Conduca, e riconduca un lieto ballo,
D’antichi Eroi cantando i fatti eccelsi.
Alla voce del Re, ch’indrizza, e regge
Col suon la danza, e i timpani sonanti,
E con lieti sonori altri metalli
Sotto il destro ginocchio avvinte squille
Confondan l’alte voci, e ’l chiaro canto.
Ed altri salti armato al suon di tromba,
O di piva canora, or presto, or tardi,
Facendo risonar nel vario salto
Le spade insieme, e sfavillar percosse.
Altri, dove in gran parte il foco accenso