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ATTO TERZO 75

ALVIDA

Certo è l’amor, certo è l’onor, ch’io debbo
All’alto mio Signor; certa è la fede,
Ch’i suoi più cari ad onorar m’astringe.

REGINA

S’onora negli amici il Re sovente,
E ne’ più fidi. Oggi è solenne giorno,
Giorno festo ed altero; e l’alta reggia
Adorna già risplende, e ’l sacro tempio.
Venuto è ’l Re Germondo, e i Duci illustri
Del nostro regno, e i Cavalieri egregi;
D’Etuli un messo, un messaggier degli Unni;
Mandati ha ’l Re di Dacia i messi, e i doni.

CORO

Amore, hai l’odio incontra, e seco giostri,
Seco guerreggi Amore,
E con un giro alterno
Questo distruggi, e nasce il Mondo eterno.
Altro è, che non riluce agli occhi nostri,
Più sereno splendore,
Altre forme più belle
Di Sol lucente, e di serene stelle;
Altre vittorie in regno alto e superno;
Altre palme tu pregi;
Che spoglie sanguinose, o vinti Regi;
Altra gloria senz’ira, e senza scherno.
Amore invitto in guerra,
Perchè non vinci, e non trionfi in terra?
Perché non orni, a vincitor possente,
De’ felici trofei
Questa chiostra terrena
Con lieta pompa, ov’è tormento e pena?
Perch’il superbo sdegno, e l’ira ardente,