Pagina:Tasso, Torquato - Il Re Torrismondo, Pisa, 1821.djvu/86

Da Wikisource.
82 IL TORRISMONDO

CONSIGLIERO

Or dell’ardire è tempo, or del consiglio;
E l’ardire, e ’l consiglio in un s’accoppia.
Fortuna ingiuriosa invan contrasta
A magnanima impresa, o lei seconda.
Ma questo ancor sereno e chiaro tempo
Provvidenza veloce in voi richiede.
Congiunta ha ’l Re Norvegio al Re de’ Goti
La figlia. Ed oggi è lieto, e sacro giorno,
Ch’apre di stabil pace agli altri il varco,
Già aperto a voi. Nozze giungete a nozze;
Nè siate voi fra tanto amor l’estremo.

GERMONDO

Primo sono in amare. Amai l’amico
Di valor primo, e ’n riamar secondo,
Ed amerò, sinchè ’l guerriero spirto
Reggerà queste pronte, o tarde membra.
E mi rammento ancor, ch’a lui giurando,
La fede i’ diedi, e ch’egli a me la strinse,
Che l’un dell’altro a vendicar gli oltraggi
Pronto sarebbe. Or non perturbi, o rompa
Nuovo patto per me gli antichi patti.
E s’ei per liete nozze è pur contento
Di pacifico stato, e di tranquillo;
Io ne godo per lui: per lui ricovro
Nella pace, e nel porto, e lascio il campo,
E l’orrida tempesta, e i venti avversi.
Vera amicizia dunque il mar sonante
Mi faccia, o queto, il ciel sereno, o fosco,
E di ferro m’avvolga, e mi circondi,
E mi tinga in sanguigno i monti, e l’onde,
Se così vuole; o ’l sangue asciughi e terga,
E mi sciuga la spada al fianco inerme