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choro
320Non già perche di latte
Sen’corſe il fiume, e ſtillò mele il boſco;
Non perche i frutti loro
Dier da l’aratro intatte
Le terre, e gli angui errar ſenz’ira, ò toſco;
325Non perche nuuol foſco
Non ſpiegò allhor ſuo velo,
Ma, in Primauera eterna,
C’hora s’accende, e verna,
Riſe di luce, e di ſereno il Cielo;
330Nè portò peregrino
Ò guerra, ò merce, à gli altrui lidi il pino:
Ma ſol, perche quel vano
Nome ſenza ſoggetto,
coro
320Non già perché di latte
Sen’ corse il fiume, e stillò mele il bosco;
Non perché i frutti loro
Dier da l’aratro intatte
Le terre, e gli angui errar senz’ira, o tosco;
325Non perché nuvol fosco
Non spiegò allor suo velo,
Ma, in Primavera eterna,
Ch’ora s’accende, e verna,
Rise di luce, e di sereno il Cielo;
330Né portò peregrino
O guerra, o merce, a gli altrui lidi il pino:
Ma sol, perché quel vano
Nome senza soggetto,
Quel-