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140N’esce, e tanto s’inalza al ciel volando
Che lascia a dietro i tuoi pensier piú saggi.
Altre forme piú belle ad altri raggi
Di piú bel sol vagheggia; ed io felice
Sarei, com’egli dice,
145Se tutto unito a lui seco m’alzassi:
Ma la grave e mortale
Mia natura mi stanca in guisa l’ale,
Ch’oltre i begli occhi rado avvien ch’i’ passi.
Con lor tratta gl’inganni
150Il tuo fedel seguace, e no ’l condanni.
Ma s’a te non dispiace, alta regina,
Che là donde in un tempo ambo partiste,