Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/281

Da Wikisource.

— 273 —

183.


Descrive l’atto nel quale vide baciarsi due donne amate da lui.


Di nettare amoroso ebro la mente,
     Rapto fui, né so come, in chiusa chiostra,
     E due belle d’Amor guerriere in giostra
     4Vidi con l’arme ond’egli è sí possente;
Vidi che in dolce arringo alteramente
     Fêr pria di lor beltà leggiadra mostra,
     Poi movendosi incontra ove s’innostra
     8La bocca si ferîr di bacio ardente.
Suonàr le labbra e vi restaro i segni
     De’ colpi impressi. Amor, deh, perché a vòto
     11Tant’arme e tai percosse usar da scherzo?
Provinsi in vera pugna e non si sdegni
     Scontro d’amante. Amor, me, tuo devoto,
     14Opponi a l’una o fra le due fa terzo.

Rime di T. Tasso, II. 18