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Pagina:Teatro in versi (Giacosa) I.djvu/28
- Ch’io mi abbia in questa terra, il solo, e tu lo sai.
- Quando mi sei vicina, figlia, non penso mai
- Alle mie rughe antiche e ai miei capelli bianchi.
- Iolanda, io sono vecchio, solo se tu mi manchi.
- Una volta, perdonami, ti bramavo un fratello,
- Che, come tu lo sei, fosse nobile e bello,
- Che tramandasse ai figli, pura e intatta, come
- Io la tenni dai padri, la gloria del mio nome.
- Iddio non mel concesse. Savie leggi le sue!
- Nel mio cuore, Iolanda, non c’è posto per due.
- Ora se ci ripenso, sono meco adirato
- Per quel tanto di affetto che ti avrebbe rubato.
- Vieni qui, figlia, senti, tu sei bella, e sei buona,
- E sei casta, il tuo nome val più che una corona.
- Avrai dieci castella, e possenti domini,
- Sarai donna e signora ne’ miei vasti confini,
- Ma...
- Iolanda
- Padre, ch’io continui? Se mi state a sentire,
- Io v’indovino tutto quello che vorreste dire.
- Renato
- Ebbene?...