Pagina:Teatro in versi (Giacosa) I.djvu/27

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scena i. 19
Le buone piante! Quando ardono sull’alare,
Io le guardo, le guardo, le ascolto sospirare
Con quei lunghi sospiri e penso alla foresta,
Dove un giorno levarono fieramente la testa.
Quanti urti coll’aspre valanghe han sostenuti!
Quante rigide nevi sovra i rami barbuti!
Ne verranno dell’altre.
Renato
Figlia, è freddo.
Iolanda
Venite,
Padre, a sciogliere al fuoco le membra intirizzite.
Mi direte le vostre gesta di cavaliero,
Oppur la bella fiaba di Aroldo e il suo corsiero.
Chiameremo compagni Cristoforo e Martino.
Renato
(seduto accanto al fuoco, nelle pareti del camino, e guardando la fiammata)
Ne ho visti dei folletti su pel camino!
No, non chiamar nessuno, figlia, voglio te sola.
Siedi, fatti più accosto, così; la mia parola
Cerca la via più breve per arrivarti al cuore.
Tu sei la mia figliuola, Iolanda, il solo amore