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Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/37

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Hercoli, come dimostra Arriano, e Pausania, anzi quaranta tre, scrive il Perotti per parere di Varrone. Varro treis, et quadraginta Hercules nominat, si richiede in ciò altra chiarezza. E perciò è da sapere, che l'Hercole, di cui discorriamo, fù figlio di Osiride, detto Giove, e di Cerere, ò pure Alcmena figlia di Elettrione, dal cui alto valore, e famosi gesti tutti quelli che facevano prodezze non ordinarie, s'usurpavano il nome d'Hercole; così segue il Perotti, Verumtamen omnes, qui robure, et fortitudine præstiterunt, hoc nomine ab Hercule Aclmenæ filio appellato fuisse affirmant. Governò Hercole l'Italia Anni XXX. e havendo richiamato dal Tanai Tusco suo figlio havuto da Araxa e creatolo Prencipe hastato d'Italia, egli (benchè vecchio) se n'andò à i Celtiberi, e lui, doppo maravigliose fatighe di guerra, finì i suoi giorni. A questo Tusco, che diede il nome di Tuscia all'Etruria, doppo XXVII. Anni di Regno, soccedè Altheo suo figlio, in cui, doppo il governo di sett'Anni, terminò la descendenza d'Hercole à regnare assolutamente in tutta l'Italia; perche Atlante Italo, per altro nome detto Kitim, Nipote di Iapeto chiamato Atlante Mauro, e figlio di Iavano, havendo prima discacciato Hespero suo fratello dalla Spagna, s'incamminò verso l'Italia, dove similmente vi ritrovò Hespero, che n'haveva il possesso, non sò in che modo fatto soccessore d'Altheo (da questo Hespero pigliò la Spagna, e l'Italia il nome di Hesperia) ne potendo, ò pure non volendolo quì comportare, doppo la Signoria d'Undeci Anni, anco lo discacciò, e diede il nome d'Italia à questa nostra Hesperia, tanto spiega Dionisio per sentimento d'Antioco Siracusano, dicendo, Quod Regnum tandem Italo delatum, à quo mutato nomine dicti sunt Itali, e più oltre, Italia verò post nominata est à viro præpotente Italo, hunc Anthiocus Siracusanus ait, bonum, et sapientem fuisse, et propinquarum Regionum hominibus, partim oratione persuasis, partim vi coactis, totam eam terram sub iugum suum redigisse. Riferisce l'istesso Dionisio per parere di Hellanico, che l'Italia si chiamasse Vitalia, e con progresso di tempo fosse detta Italia; donde poi havesse quel nome, dice fosse per un Giovenco, ò Vitello fuggito