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Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/59

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Velitras, et Norbam in Pontino ex primis Coloniis. Fù Fortezza de Volsci, e perche riguardava verso il mare, stando posta in un Monte, li Romani la stimarono come Rocca in difesa della Città di Pontia. Fù nel Cons. CXI. saccheggiata con subita scorreria da' Pipernesi.

Piperno, ò Priverno, per dove scorre il fiume Amaseno, cosi conferma Vibio Sequestro dicendo, Amasenus Privernatium, Città insigne, amica di Velletri, Patria di Camilla Regina, e valorosa Guerriera; la di cui Historia ha scritta il Padre Teodoro Valle Domenicano Privernate, nella quale si contengono cose molto honorevoli per la Patria, estratte da varij Autori, perciò nel far mentione di questa Città io non mi diffondo, anzi lascio sotto silenzio le sue grandezze.

Polustia, cosi chiamata da Dionisio, è posta vicino à Longola, di cui scrisse, Duxit Polustiam non procul à Longula dissitam. Dal Sidonio è detta Polusca, Adduxit autem Exercitum ad alteram Civitatem Volscorum, quæ Polusca vocatur, spatio antem non longè à Longula distat. Non stava molto lontanza da Anzo per Velletri, fù pigliata da Romani, ma poi da Gneo Martio ricuperata con Satrico, Longola, Coriolo, et altre molte.

Pometia Città, che stava poco lontana dal Mare nel tratto di Terracina per la Palude Pontina; che per la fertilità de suoi campi, come per Antonomasia di quelli si disse, Territorium Pometinum. E percio al tempo di Ligurgo Legislatore de' Spartani, passando per queste contrade i Lacedemoni, si fermarono negl'accenati Campi, dalla fertilità de quali s'indussero ad imporgli il bel nome di Feronia, com'anco alla Feronia Dea un superbo Tempio edificarono, tanto narra Dionisio, Cumquè delati essent ad Pometinos Campos Italiæ, quò primum venerunt, appellasse Feroniam, memores, quod eos huc, illuc per mare ferri contigerat: Templo quoque construxisse Divæ Feroniæ, cui vota fecerunt. Con le spoglie di questa Città Tarquinio Superbo pensava edificare il famoso Tempio di Giove.

Pontia era una Città fabricata nell'Isola dell'istesso nome dirimpetto à Terracina, quale fù fatta Colonia de' Romani, e fù nel Cons. di Lucio Papirio Cursete, e Caio Iunio Bruto.