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Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/80

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delitiosa Villa vicina à Nola, havendo bisogno d'acqua per vaghezza del luogo, e per sua commodità, la domandò à Nolani, quali liberamente (non s'accenna il perche) glie la negarono, del che Vergilio di tal maniera restò sdegnato, et insieme offeso, che pensando di levare dalla memoria de gl'huomini il nome di Città tanto celebre, scancellò dal suo Poema il nome di Nola, e perche era forzato à farne parola, in vece di Nola, scrisse, Ora: ecco le parole del Gellio, Scriptum in quodam Commentario reperi versus istos à Virgilio ita primùm esse recitatos, atquè editos: Talis erat Capua, et vicina Veseuo Nola Iugo. Postea Virgilium petiisse à Nolanis aquam, uti ducerat in propinquum Rus, Nolanos beneficium petitum non fecisse, Poetam offensum, nomen Urbis eorum, quasi ex hominum memoria, ex Carmine suo derasisse, Oraquè pro Nola mutasse, atquè ita reliquisse. Et vicina Veseuo Ora Iugo. Servio narra un'altra cosa simile pur contro di Nola nell'espositione del seguente verso del Poeta.

Et quos Malisfera despectant Mœnia Bella

Dice questo Commentatore, che in vece di Bella, doveva star Nola, ma havendo i Nolani negato à Vergiolio l'albergo, ne restò molto cruccioso, e sdegnato, onde dal suo Poema scancellò il nome di Nola, e vi scrisse Bella, Multi Nolam volunt intelligi, et dicunt iratum Virgilium nomen eius mutasse propter sibi negatum hospitium, et ita apertè noluisse dicere, sed ostendere per Periphrasim, nam illic punica Mala nascuntur.

Perugià è stata, et è ancora Città famosa, et una delle dodeci prime Colonie dell'antica Toscana, che per il valor dell'Armi doveva movere il Poeta à farne mentione, con tutto ciò trattando della Guerra di Enea, registra molti Popoli de Città Toscane, e lascia sotto silentio Perugia. Il Padre Ciatti apporta egli la raggione con queste parole, Et avvegna ch'altrove io mostrato habbia ciò facesse Virgilio per non offendere l'orecchie d'Ottavio Augusto, à cui egli le sue Eneade scriveva, ed il quale con odio immortale de Perugini, fece il funestissimo Sacrifitio di trecento miserabili vittime de Cittadini Perugini, come à suo luogo dirassi, e per colpa di cui Perugia fù arsa, e distrutta.