Pagina:Teoria degli errori e fondamenti di statistica.djvu/295

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e risulterà minore, uguale o maggiore di a seconda che risulti minore, uguale o maggiore di ; ossia, essendo , a seconda che sia minore, uguale o maggiore di .

Insomma, chiamato il più piccolo intero non minore di , la sequenza di valori è crescente, mentre quella dei valori è decrescente. Il massimo valore della probabilità si ha in corrispondenza ad un intero che soddisfi la

e che è unico, salvo il caso che i due estremi dell’intervallo siano entrambi numeri interi: in questo caso si hanno due valori massimi, uguali, in corrispondenza di entrambi. Concludendo: il caso più probabile è che l’evento si presenti in una sequenza di prove volte, ed il valore di con la massima probabilità di presentarsi è 0.

Cerchiamo ora di determinare se esiste e quanto vale il limite della probabilità di ottenere un certo risultato al crescere indefinito del numero delle prove. Per ottenere questo, introduciamo la formula approssimata di de Moivre e Stirling1 per il fattoriale:

con

.

È lecito trascurare il resto quando l’argomento del fattoriale è elevato: per l’errore commesso è già inferiore all’1%. Per usare la formula di de Moivre e Stirling nel nostro caso, sviluppiamo

e, similmente,

.



  1. Per la dimostrazione, vedi ad esempio: G. CastelnuovoCalcolo delle probabilità (Zanichelli), in appendice. La formula è dovuta al solo Stirling, che la pubblicò nel suo libro “Methodus Differentialis” del 1730; ma non divenne nota nel mondo scientifico fino a quando de Moivre non la usò — da qui il nome comunemente adottato.