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Pagina:Teoria degli errori e fondamenti di statistica.djvu/296

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280 Appendice D - Il modello di Laplace e la funzione di Gauss


Queste approssimazioni sono valide quando gli argomenti dei fattoriali, e , sono abbastanza grandi: cioè quando non è vicino ai valori limite e ; accettata la loro validità (e ritorneremo su questo punto tra poco), sostituendo si ha

.

Questa espressione è certamente valida quando non è troppo grande, e per fornisce la probabilità del valore medio di (), che risulta

.

Questa probabilità tende a zero come al crescere di ; dato che la somma delle probabilità relative a tutti i casi possibili deve essere 1, si deve concludere che il numero di valori di per cui la probabilità non è trascurabile rispetto al suo massimo deve divergere come al crescere di , sebbene il numero di tutti i possibili valori (che è ) diverga invece come .

L’espressione approssimata di non è valida per valori di prossimi agli estremi e (è infatti divergente); tuttavia tali valori hanno probabilità infinitesime di presentarsi al crescere di . Infatti e , ed entrambi tendono a zero quando tende all’infinito essendo sia che inferiori all’unità.

Concludendo: la formula approssimata da noi ricavata è valida già per valori relativamente piccoli di , e per molto grande si può ritenere esatta per tutti i valori dello scarto con probabilità non trascurabile di presentarsi, valori che sono mediamente dell’ordine dell’errore quadratico medio e che quindi divergono solo come . Consideriamo ora il fattore

che nell’espressione approssimata di moltiplica il valore massimo , e se ne prenda il logaritmo naturale:

Ora, poiché sia che sono in modulo minori dell’unità (salvi i due casi estremi, di probabilità come sappiamo infinitesima), si possono