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MONUMENTO

DI

VITTORIO ALFIERI




basso rilievo in marmo


XXIII.

Onorare con calda ed inspirata voce, e più ancora con splendidi Monumenti e grandiosi, la dolce memoria d’un caro oggetto estinto, e vederlo, e parlargli quasi foss’egli presente ed ascoltante, fu in ogni tempo il più nobile sfogo, la più cara illusione delle anime appassionate ed elette, sia che l’amato oggetto raffigurassero da fosca orrida nube avviluppato per sempre e nascosto, o da leggerissimo e trasparente velo per breve tempo soltanto da esse separato e lontano. L’egregia Contessa d’Albany ebbe, nel dolore di perdere nel Conte Alfieri un prezioso amico, il dolce conforto di poter con nuovo titolo d’onore tramandarne alla posterità la memoria, facendogli inalzare un Monumento dall’immortale Canova. Deh! possano questi preziosi, ed alla Patria sì