Pagina:The Oxford book of Italian verse.djvu/199

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ANGIOLO POLIZIANO

          I’ posi mente: quelle rose allora
               Mai non vi potre’ dir quant’eran belle:
               Quale scoppiava dalla boccia ancora;
               20Qual’erano un po’ passe e qual novelle.
               Amor mi disse allor: ‘ Va’, co’ di quelle
               Che più vedi fiorite in sullo spino.’
                                 I’ mi trovai, fanciulle . . .
          Quando la rosa ogni sua foglia spande,
               25Quando è più bella, quando è più gradita,
               Allora è buona a mettere in ghirlande,
               Prima che sua bellezza sia fuggita:
               Sicchè, fanciulle, mentre è più fiorita,
               Cogliam la bella rosa del giardino.
                                 30I’ mi trovai, fanciulle . . .


136 v
B
ENEDETTO sie ’l giorno e l’ora e ’l punto

Che dal tuo dolce amor, dama, fu’ punto.
     I’ non ho invidia a uom ch’al mondo sia,
          I’ non ho invidia in cielo alli alti dei,
          5Poi ch’i’ ti sono in grazia, anima mia,
          Poi che tutta donata mi ti sei;
          Anzi contento nel foco morrei
          Vedendo el tuo bel viso in su quel punto.
                                 Benedetto sie ’l giorno . . .
     10E’ non ha ’l mondo uom più di me felice,
          E’ non ha ’l mondo uom più di me contento.
          Son come fra gli augelli la fenice,
          Son come nave pinta da buon vento.
          Di dolcezza disfar tutto mi sento
          15Quand’io penso a colei che ’l cor m’ha punto.
                                 Benedetto sie ’l giorno . . .


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