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GIUSEPPE GIUSTI
327 | La Terra dei Morti | 1809-†1850 |
Mummie dalla matrice,
È becchino la balia,
4Anzi la levatrice;
Con noi sciupa il Priore
L’acqua battesimale,
E quando si rimuore
8Ci ruba il funerale.
Eccoci qui confitti
Coll’effigie d’Adamo;
Si par di carne, e siamo
12Costole e stinchi ritti.
O anime ingannate,
Che ci fate quassù?
Rassegnatevi, andate
16Nel numero dei più.
Ah, d’una gente morta
Non si giova la Storia!
Di libertà, di gloria,
20Scheletri, che v’importa?
A che serve un’esequie
Di ghirlande o di torsi?
Brontoliamoci un requie
24Senza tanti discorsi.
Ecco, su tutti i punti
Della tomba funesta
Vagar di testa in testa
28Ai miseri defunti
Il pensiero abbrunato
D’un panno mortuario.
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